Il mio Selvaggio Blu

Il famoso sentiero di trekking percorso “alla vecchia maniera”

Il sentiero Selvaggio Blu è diventato qualcosa di leggendario e come ogni leggenda tende a incutere un certo timore, anche perché le difficoltà ambientali per chi come me pratica spesso il Supramonte di Baunei sono ben conosciute. L’idea quindi di concatenare una serie di tappe difficili in una lunga escursione in solitaria era un’idea me affascinante ma su cui riflettere bene prima di affrontarla.

Perché farlo

Sono un escursionista oramai di mezza età, con un’esperienza sui sentieri della Sardegna che si aggira sui venticinque anni e forse più, ma il Selvaggio Blu è sempre li che mi aspetta. Infatti, pur avendone calcato molte volte dei tratti, non l’ho mai percorso per intero, è quindi giunto il momento di mettere tutto insieme.

Uno dei motivi di questa decisione è che a fine 2020 ho avuto il COVID e mi sono trascinato i postumi per diversi mesi. Non mi dilungo su questo perché tutti sappiamo di cosa si tratta, ma mi è stato chiarissimo che “tempus fugit” e che le cose che si desiderano è meglio cercare di averle quando si è ancora in grado di affrontare i sacrifici che richiedono.

Così in questi mesi, appena ho potuto, mi sono allenato. Ho fatto moltissime uscite, anche tecniche e accumulato chilometri con carico in vista di questa piccola avventura.

L’idea di percorrerlo in solitaria è semplicemente perché credo che sia il modo più interessante di camminare su questi sentieri e avvicinarmi allo spirito di questo percorso che vorrei poi condividere sul nostro blog tappa per tappa.

L’organizzazione

Il trekking si svolgerà in solitaria, ma non mi illudo: in questi anni il Selvaggio Blu è diventato così frequentato che il Comune di Baunei ha dovuto regolamentarlo e limitare il numero degli escursionisti che giornalmente percorrono le tratte o che si fermano nei bivacchi lungo il percorso, quindi troverò senz’altro molti altri escursionisti e gruppi.

Solitamente i gruppi e in particolare chi è accompagnato da una guida, si affida a delle società che (autorizzate dal Comune di Baunei) si occupano della logistica, quindi portano via mare o via terra i materiali necessari per il bivacco, i viveri e si occupano poi del ritiro dei rifiuti il giorno successivo. In questo modo, quello che era considerato uno dei percorsi più difficili d’Italia è diventato anche un eccellente prodotto turistico. Una light adventure che per molti è un’esperienza comunque gratificante, ma che nel mio caso sarebbe diversa da ciò che cerco.

Per questo motivo il mio Selvaggio Blu non avrà l’assistenza logistica per i bivacchi e sarà percorso in autonomia, alla vecchia maniera insomma.

Aggiornamento: giugno 2023

Il Selvaggio Blu l’ho fatto e infine dal 2022 insieme a Sara ho anche accompagnato gruppi, una esperienza diversa dal percorso in solitaria e altrettanto affascinante perché si aggiungono le diamiche tipiche della conduzione di gruppi di escursionisti, la responsabilità e tutta una serie di aspetti che da soli ovviamente non ci sono.

Questo trekking affascinante diventerà un appuntamento fisso, io e Sara accompagneremo gruppi di escursionisti sul Selvaggio Blu un paio di volte all’anno.
Per questo motivo, la descrizione del percorso e tutto le informazioni abbiamo deciso di spostarle in una sezione dedicata che troverete qui: Trekking Selvaggio Blu

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