Trekking sostenibile

Alcuni consigli per praticare i nostri sport outdoor in maniera rispettosa

In questo momento si parla tanto di sostenibilità e rispetto della natura che ci circonda. In particolare per noi che pratichiamo assiduamente l’escursionismo e diverse attività legate agli sport all’aria aperta, si pone spesso il problema di come queste attività debbano impattare il meno possibile sull’ambiente e sull’ecosistema.

Il tema però è assai complicato e controverso. E chiaramente ci vorrà forse più di un articolo per svilupparlo.

Da un lato cerchiamo di preservare il più possibile i luoghi che ci stanno più a cuore, dall’altro non vediamo l’ora di farli conoscere a più persone possibili.

Sono sempre più le problematiche relative alla salvaguardia di alcuni ambienti particolari, che in caso di forte antropizzazione dovuta all’aumento delle visite e appassionati, rischiano di compromettere il loro già delicato e precario equilibrio.

Insieme alle varie problematiche legate all’ambiente, accade abbastanza spesso infatti che molti luoghi da noi frequentati sono anche oggetto di un uso massiccio di segnavia, improvvisati e non, che a mio avviso in molti casi sono addirittura eccessivi.

Accanto ai segnali tradizioni spesso ne troviamo altri, troppi, che non lo sono. Orribili macchie di spry multicolore che emergono ovunque sia su rocce che su piante. Proprio la scorsa settimana durante la prova di un trekking, un pastore locale, grande conoscitore dei luoghi, si lamentava del fatto che sulle rocce ci fossero troppi segni. E in effetti ogni pochi metri ne compariva uno anche se non necessario.

Ecco sarebbe meglio un giusto compromesso. Lui mi fa notare quanto siano più belli, e sicuramente meno impattanti sull’ambiente, i classici cartelli in legno sistemati lungo un percorso. Senza contare che in un sentiero spesso vengono utilizzati anche i classici omini in pietra.

Detto questo, e la mia non vuole essere una nota polemica ma un’attenta riflessione, vi diamo qualche piccolo suggerimento per praticare in maniera più sostenibile le vostre attività outdoor.

Pianificare il percorso

Una attenta pianificazione del percorso vi aiuterà a conoscere meglio la zona in cui andrete a praticare l’attività, le caratteristiche, la storia, flora, fauna e eventuali divieti e prescrizioni.

Non lasciare tracce durante la tua attività

La conoscenza del percorso è importante anche al fine di non lasciare segni o tracce durante le tue escursioni. Se tutti facessimo questo discorso avremo sentieri pieni zeppi di segnavia o improbabili indicazioni. A tal fine utilizza carte, waypoint o tracce gps scaricati precedentemente oppure ancora meglio fatti accompagnare da una Guida Esperta.

Rispetta l’ambiente

Sembra superfluo dirlo ma non sempre è così. In ogni escursione è importante cercare di rispettare l’ambiente che ci circonda, sia essa la flora che la fauna. Evitare di strappare e portare via piante o arbusti, urlare e spaventare gli animali, o addirittura lasciare i nostri rifiuti in giro. A volte anche inconsapevolmente lasciamo tracce del nostro passaggio ma non sempre è una buona idea lasciare ad esempio i rifiuti organici in giro.

Un classico esempio sono le bucce di arance e mandarini. Sapete quanto tempo impiegano per decomporsi? Le bucce di banana e arancia, per esempio, possono arrivare anche a 5/6 settimane. E’ per questo che spesso ci troviamo anche dopo un mese le bucce di mandarino lungo i sentieri o nelle piazzole di sosta.

Oltre che ad impiegare molto tempo sono davvero anche brutte da vedere. Rimetterle nello zaino e riportarle a casa sarebbe la cosa più giusta.

Ma anche il semplice accendere un fuoco andrebbe fatto con coscienza e nei dovuti luoghi. Un fuoco mal gestito può provocare seri danni e lo sappiamo bene in Sardegna.

Recupera i rifiuti

Quante volte durante i vostri trekking avete trovato rifiuti? Bottigliette abbandonate, scatole di cibo ecc… Un brutto spettacolo davvero. Porta sempre con te un sacchetto, e quando possibile, recupera i rifiuti lasciati in giro lungo i percorsi. Una volta ricordo che insieme ad alcuni clienti abbiamo recuperato il poggia testa di una vettura. Ma anche da poco, a Cala Luna mi sono portata via una mascherina trovata lungo il sentiero.

Sono piccoli gesti ma sono davvero importanti per la salvaguardia della nostra terra.

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