La denuncia sociale attraverso i dipinti murali di un paese della Barbagia

Dal lontano 1975 le pareti di Orgosolo sono diventate il simbolo artistico della lotta sociale e della denuncia contro le ingiustizie. Pian piano questo movimento è cresciuto e oggi un intero paese mostra in maniera quasi letteraria la storia di un’intera isola.

Francesco del Casino e Pasquale Buesca sono i primi a tramutare le pareti di Orgosolo in una immensa opera d’arte urbana. Con il suo stile unico e riconoscibile da chiunque il professore inizia a raccontare l’ingiustizia delle reclusioni, la latitanza, il banditismo. Tra i più celebri troviamo la Lotta contro l’occupazione militare di Pratobello avvenuta nel 1969, il piano di Rinascita.

Non mancano però anche i Murales con scene di vita quotidiana e legati al mondo agro pastorale. Oppure di recente i Murales dedicati ad esempio allo scultore Pinuccio Sciola.




Ce n’è per tutti i gusti anche per gli amanti della Musica e della Letteratura, da De Andrè a Grazia Deledda, da Frida Khalo a Gandhi senza dimenticare il grande Emilio Lussu.

Ogni anno ne vengono realizzati di nuovi e ad oggi se ne contano già oltre 300. Accompagnati ovviamente da celebri aforismi e brani di autori famosi.

Girare per le viuzze di Orgosolo diventa così un viaggio culturale e antropologico allo stesso tempo.

Lungo questo percorso non è difficile imbattersi nei suoi anziani che si mescolano con una semplicità disarmante e mai fuori luogo, al paesaggio dipinto.

Un tuffo nella storia barbaricina e sarda che guarda anche oltreoceano, ha fatto diventare in breve tempo Orgosolo al centro del fenomeno del Muralismo. Oggi è addirittura possibile visitare il paese con le audio guide nelle varie lingue corredate dalle mappe di tutti i murales.


Per chi invece volesse trattenersi e visitare meglio Orgosolo può soggiornare in tantissimi B&B e Agriturismi.