Il Gennargentu

Un Patrimonio Naturale e Geologico Unico

Tra i territori delle nostre escursioni spicca anche Il Massiccio del Gennargentu, il cui nome in lingua sarda significa “La porta dell’argento,” è una vasta area montuosa situata nella zona centro-orientale della Sardegna, precisamente nella provincia di Nuoro. Questo massiccio comprende le vette più alte dell’intera isola e rivela un’incredibile storia geologica.

I comuni del Gennargentu:

Fonni, Desulo, Arzana e Villagrande Strisaili sono i comuni nei quali ricade il territorio del massiccio montano con le cime più alte della Sardegna. Diverse sono comunque le vie d’accesso verso la montagna e la cima di Perdas Crapias è raggiungibile da tanti sentieri tutti affascinanti.

passo Correboi con la neve
panorama visto da nuraghe ruinas
Panorama sul Gennargentu verso i Tonneri da Nuraghe Ruinas – Arzana

Geologia e Ambiente Unici

Dal punto di vista geologico, il Gennargentu è una formazione antica caratterizzata da montagne di altezza moderata con vette dal profilo rotondeggiante. Le principali tipologie di roccia presenti nell’area includono scisti, graniti e rocce calcaree. Questo ambiente unico è stato riconosciuto per la sua straordinaria biodiversità, con numerose specie endemiche, sia animali che vegetali. In virtù di questa diversità, il Gennargentu è stato incluso tra le zone di protezione speciale all’interno della rete Natura 2000.

giovani mufloni sul gennargentu
Aquila sul gennargentu
Un bellissimo esemplare di Aquila Reale

La fonte più alta

La sorgente più alta della Sardegna si trova a su Sciusciu, , un’imponente pietraia spoglia ma molto suggestiva.
Questo toponimo significa letteralmente “il crollo”.

Su Sciusciu

Catena Ercinica in Sardegna

L’area montuosa del Gennargentu è una sezione completa della catena ercinica, una formazione geologica che attraversa la Sardegna. Questa catena segue una direzione nordovest-sudest (NW-SE) ed è caratterizzata da raccorciamenti e da una zonazione tettono-metamorfica tipica delle orogenesi da collisione continentale. Il basamento sardo è costituito da un sistema di falde erciniche, alcune delle quali sono orientate verso sud-ovest e conosciute come la “zona a falde.” Questa zona separa il complesso metamorfico della Sardegna settentrionale da una zona esterna intensamente deformatasi, presente nella parte sud-occidentale dell’isola. Inoltre, è presente un complesso intrusivo ercinico con le coperture mesozoiche. La morfologia attuale del Gennargentu è stata modellata dai sollevamenti crostali terziari correlati all’orogenesi alpina, alla rototraslazione del blocco sardo-corso e all’apertura del bacino tirrenico.

Gennargentu innevato

Punta La Marmora/Perdas Crapias – La Vetta della Sardegna

Tra le numerose montagne che compongono il Gennargentu, spicca la maestosa Punta La Marmora, che si erge a un’impressionante altitudine di 1.834 metri. Questa è la vetta più alta dell’intera isola di Sardegna, offrendo una vista panoramica straordinaria su tutto il territorio circostante. La scalata a Punta La Marmora è un’esperienza indimenticabile per gli amanti della montagna, e la sua cima offre un punto di osservazione privilegiato per ammirare la bellezza incontaminata del Gennargentu e delle sue circostanti.

La vetta della Sardegna viene spesso identificata con il punto dove è stata posizionata la croce, in realtà Punta Lamarmora, il cui nome originario è Perdas Crapias è situata su un cucuzzolo a circa un centinaio di metri più avanti.

Punta Perdas Crapias o Punta Lamarmora
Punta Perdas Crapias

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