Baccu Locci

E’ incredibile come in Sardegna si possa passare da un paesaggio all’altro scoprendo realtà diverse.
Dal mare alla montagna, dalle attrattive turistiche ai tuguri di antiche gallerie di minatori.

Dopo la parentesi di Stintino siamo stati ieri a Baccu Locci (Villaputzu), nell’area del Salto di Quirra, un esteso insediamento minerario, la cui area purtroppo è stata sottoposta a divieti per via dell’inquinamento dovuto proprio all’attività estrattiva. Il villaggio, con un’estensione pari a 2700 ha, è inserito in un contesto paesaggistico-ambientale di straordinaria bellezza, caratterizzato dalla presenza di profonde valli, in cui prevale una vegetazione a macchia tipicamente mediterranea.

L’attività di estrazione di arsenopirite è proseguita sino al 1965.

Oggi è possibile comunque ammirare diversi edifici che sono stati sottoposti a restauro. Lungo il percorso, inoltre, potrete ammirare i resti di una Tomba di Giganti e del Nuraghe Mannu.

Sono state sistemate lungo la strada che porta alla laveria anche diverse aree picnic proprio nei pressi delle anse del Bacu Locci in uno scenario incantevole.

L’ingresso della Galleria San Riccardo.

Abbiamo fatto un percorso ad anello di circa 28 km, la strada per alcuni tratti è buona ma consigliamo comunque macchine alte.

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Arrivati al ponte denominato Corr’e Cerbu, in prossimità del Monte del Castello di Quirra, al Km 82, si diparte una strada sterrata che conduce, seguendo il letto del torrente, verso l’interno. Percorsi una decina di Km si arriverà al villaggio minerario di Baccu Locci.

 

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