
Capodanno 2019 in Supramonte
Chi ci conosce ormai si sarà abituato al fatto che per noi il Capodanno è differente. Come per l’anno scorso anche quest’anno ci siamo organizzati un pernottamento in Cuile e un bellissimo trekking per il primo dell’anno 2019.

Quest’anno si sono uniti a noi anche Mauro e Natascia, entusiasti di questa alternativa in mezzo alla natura. Abbiamo “pernottato” all’Oasi Forestale di Sa Portiscra, non molto distante da Genna Silana. Con noi anche il forestale Marco che ci ha fatto compagnia sino oltre la mezzanotte. Avendo contattato il capo cantiere per tempo abbiamo avuto la possibilità di stare nella struttura del cantiere e abbiamo ceduto volentieri il cuile ad altri escursionisti.

A poca distanza dal Cantiere si può visitare anche il villaggio nuragico di Or Murales e con un piccolo trekking si può raggiungere anche la grotta di Su Crabargiu (per persone esperte e con accompagnamento di guide speleologiche), che tempo fa abbiamo avuto modo di visitare anche noi.
Tutta la zona comunque è ricca di sentieri e da qui partono anche i trekking per la Codula di Luna e Teletottes.

Una bella serata davvero, non potevamo salutare meglio il 2018! Tra una arrostita e l’altra, tante chiacchiere, un po di vino cannonau, brindiamo al nuovo anno!
La mattina successiva, sistemata la stanza ci mettiamo in marcia, ci aspettano un po di km, circa 17, per arrivare a Cala Fuili.

Dal Cantiere Forestale, un tempo oasi di ripopolamento del cervo sardo, ci incamminiamo verso una bella sterrata che via via ci porterà in quota a Fruncu Farruzzu e Fruncu Su Cunnu ‘e S’ebba. Man mano che si sale il panorama si fa sempre più interessante con la Codula di Luna, e le creste di Serra Oseli alla nostra destra.


Piano piano ci avviamo verso Suttaterra, una piccola deviazione al nostro percorso che ci porterà a Punta Nuraghe dove potremo ammirare il famoso arco che da una parte guarda verso Gorroppu e dall’altra la valle di Oddoene, Surtana, le creste del Corrasi, Sovana. Una meraviglia davvero.



La giornata poi è stata fantastica, il sole ci ha accompagnato per tutta l’escursione. Vi lascio immaginare la meraviglia e i colori di questa avventura!
Arriviamo all’arco, costeggiando gli ovili di Suttaterra con il pastore che ci osserva attento; l’arco si può raggiungere agevolmente anche dalla SS 125 percorrendo un’antica mulattiera. Panorama davvero mozzafiato, e pensare che solo una settimana prima attraversavamo il versante opposto verso Ziu Raffaele!!!

Dopo una piccola sosta, riprendiamo il cammino verso Fuili attraversando la foresta primaria di Ghivine, dove ci attendono i resti di antichi insediamenti e grandissime muraglie di pietra ricoperte dal muschio verdissimo.

Stupore, meraviglia e silenzio, sono stati questi i sentimenti che ci hanno accompagnato per tutto il percorso.



Giusto il tempo per fare qualche scatto e qualche video e si riparte verso l’ingresso della Codula di Fuili, dove prenderemo il sentiero che ci porterà verso la Cala. Ogni compaiono tracce di vecchi cuiles, alcuni ben sistemati e fruibili.

Arriviamo poco prima del tramonto, il suono delle onde che si infrangono sulla spiaggia saluta il nostro arrivo. Stanchi ma soddisfatti ritorniamo a prendere la macchina lasciata a Sa Portiscra, ma la nostra mente già lavoro alla prossima avventura. E le nostre gambe ormai allenate dagli oltre 60 km percorsi a cavallo tra il 2018 e il 2019, non vedono l’ora di riprendere i sentieri della Sardegna.

Per chi fosse interessato, sul nostro profilo di Wikiloc abbiamo caricato la traccia del percorso.
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