Sa Stiddiosa

Lungo il corso del Flumendosa dove la natura ha creato un piccolo angolo di paradiso

La Sardegna ci ha abituato all’esistenza di luoghi straordinari e di incomparabile bellezza.

Nel nostro peregrinare tra sentieri e strade abbiamo sempre cercato di regalarvi immagini autentiche della nostra isola.

Letteralmente conosciuta come “La Gocciolosa”, Sa Stiddiosa, che prende il nome proprio da questo fenomeno, su stiddìu, è una una parete calcarea di travertino rivestita di capelvenere dalla quale si forma un gocciolìo d’acqua continuo. Questa parete e le sue piscine naturali si trovano lungo il corso del Flumendosa tra Gadoni e Seulo.

Limpide piscine d’acqua dolce e piccole spiaggette formano un angolo davvero caratteristico che è meta di numerosi escursionisti specie nei mesi estivi. Una rigogliosa vegetazione vi darà il benvenuto al vostro arrivo e potrete fare il bagno nelle sue acque trasparenti dove persino le trote vi faranno compagnia.

La bellezza de Sa Stiddiosa è tale che sono bastate delle immagini sui social per scatenare i desideri dei visitatori e in questi giorni non è raro ricevere numerose telefonate con richieste di informazioni.

Ma i luoghi belli come questo spesso possono nascondere delle insidie specie durante il trekking che non è affatto banale.

Ecco perché abbiamo ritenuto importante fare un’accurata descrizione del percorso che seppur breve non è da sottovalutare.

L’escursione

Prima di iniziare il trekking vero e proprio troverete lungo la sterrata un primo check point dove pagare il ticket per accedere al sito, di € 7.

Da qui procederete in macchina seguendo le indicazioni per circa 2 km.

Il trekking inizia in prossimità dei parcheggi dove il personale potrà darvi tutte le informazioni.

Il percorso classico è il primo a destra subito in discesa e assai ripido.

Sono 2,1 km di cui 800 m dell’ultimo tratto in forte pendenza. Il dislivello è di 300 m e infatti si sentono tutti specie al ritorno. Per agevolare il passaggio sono state sistemate diverse corde fisse in particolare nei punti dove si aprono alcuni strapiombi.

Il sentiero è pulito e ben tenuto, ma ovviamente è stretto, per cui è necessario prestare attenzione se si incontrano persone in direzione contraria alla nostra, cosa abbastanza frequente.

In alternativa a questo percorso, per evitare la forte discesa è possibile allungare di circa un altro km (per l’esattezza 3,3 km) ma con una pendenza più graduale, seguendo la carrereccia utilizzata per i mezzi di soccorso. Quest’ultima arriva ad incrociarsi con l’altro sentiero in prossimità del tratto attrezzato.

Durata

La durata del tratto di andata è di circa 30/40 minuti con passo svelto che però con famiglie e gruppi ovviamente può arrivare anche a un’ora.

Il rientro dipende da diversi fattori primo di tutti il caldo e l’orario. Consigliabile comunque avere con se una buona scorta d’acqua, cosa che molti sottovalutano. Seguendo il percorso in forte pendenza ovviamente per chi non è abituato consigliamo delle brevi soste per riprendere fiato. In alternativa ovviamente si può allungare per la sterrata.

Consigli

Ovviamente si tratta di un sentiero escursionistico per cui anche se è scontato sono necessarie scarpe e abbigliamento da trekking. Dovrebbe essere così ma continuiamo a vedere persone che affrontano il percorso con le ciabatte o scarpe con suola liscia. Il terreno è polveroso e a seconda del tipo di suola possono verificarsi scivolate.

Consigliatissimi i bastoncini da trekking soprattutto per chi soffre alle ginocchia specie nelle discese.

Una volta arrivati al fiume sono molto utili le scarpette da scoglio, costume e asciugamano.

Se è possibile, utilizzate solo saponi o creme biodegradabili naturali.

E’ consigliabile portare con se uno zaino anziché tracolle o borse frigo classiche (anche di queste ne abbiamo viste tante). Avere le mani libere è importante, specie nel tratto attrezzato con le corde.

Avere con se una buona scorta d’acqua è importantissimo. Dovrebbe essere la norma ma purtroppo anche questo dettaglio viene sottovalutato. Non è raro che gli addetti del servizio informazioni debbano fornire scorte d’acqua aggiuntive, specie al rientro.

Pranzo e spuntino ovviamente da portare con se. Anche qui consigliamo frutta e verdura e pasti non troppo pesanti. In caso di molto caldo non sono male nemmeno gli integratori e i sali minerali.

Bambini

Mi chiedono spesso se questo sentiero è fattibile per i bambini. Ovviamente sta ad ognuno valutare la propria esperienza di trekking e preparazione e solo i genitori possono sapere se i loro figli sono abituati e possono affrontare un percorso simile.

Il mio consiglio è sempre “prudenza”. Il percorso in forte pendenza nasconde insidie e i bambini devono essere a stretto controllo dei genitori.

Evitare corsette, saltelli e movimenti bruschi che specie nell’ultimo tratto possono essere pericolosissimi.

Anche per loro vige la regola delle scarpe da trekking (meglio se alte alla caviglia) e abbigliamento consono.

Bambini di 1 o 2 anni solo se con zaino o marsupio e comunque sempre che i genitori siano abituati.

In ogni caso bisogna davvero prestare molta molta attenzione. Ci sono capitati di recente casi di malori di ragazzi addirittura nel sentiero all’andata. Abbiamo dato loro un liquido carbo che poi è stato vomitato.

Una buona colazione e idratazione può comunque essere utile.

Con Guida o in autonomia?

Anche questo dipende.

Il percorso può essere fatto in autonomia ma è chiaro che con la Guida si ha comunque a disposizione una persona qualificata e con esperienza in grado di seguirvi e aiutarvi lungo tutto il percorso. In più la conoscenza del territorio, dei luoghi, della flora e della fauna danno sicuramente valore aggiunto ad un trekking. Un’escursione senza guida manca di quello storytelling che spesso vi porta a conoscere molto meglio un luogo e vi ispira per altre avventure successivamente.

Ticket

Poco prima dei parcheggi, nel primo punto di controllo dovete pagare il ticket di ingresso. Il costo è di € 7 per il biglietto intero. Le Guide non pagano.

Conclusioni

Sa Stiddiosa merita davvero una visita almeno una volta nella vita. Chiaramente bisogna essere informati. In alcune giornate può essere affollato. In ogni caso massimo rispetto del luogo e dell’ambiente.

Indicazioni stradali

L’accesso più veloce per Sa Stiddiosa è dal Comune di Seulo, seppur in territorio di Gadoni per raggiungerla dal Flumendosa è necessario attraversare il fiume praticando Acquatrek comunque divertente e da provare.

Il punto di riferimento è La Chiesetta campestre di Santa Barbara sulla SP 8. In totale sono circa 4 km ma la biglietteria la troverete a circa 2,2 km.

Numeri Utili in loco

Info e emergenze: EcoMuseo Flumendosa Seulo – 328 4979486

https://www.ecomuseoseulo.com

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