Scoprire la Sardegna attraverso il lavoro dei blogger.
Seconda esperienza di social tour o blogger tour con vecchi e nuovi amici: questa volta alla scoperta del paese di Norbello e della sua frazione Domusnovas Canales.

Un viaggio interessante in un luogo ricco di storia, dal neolitico al nuragico sino alla storia medievale.
Il piccolo Comune del Guilcier è una miniera di posti da visitare e luoghi di cultura.
Piccoli musei, scrigni di storia che si aprono a noi in ogni angolo di questo autentico ed antico borgo.
La Quercia della memoria, manifestazione culturale ma anche di aggregazione sociale di cui vi avevamo accennato nel precedente articolo, è stata la molla per l’organizzazione del nostro tour nel territorio di Norbello.
Non smetteremo mai di ringraziare Daniela Madau (Damadelguilcier) e la sua inseparabile Lola, per averci invitato ed ospitato.

Insieme a noi anche Daniele Pipitone (Un Sardo in Giro) e Eryka Costa (Eryka in Viaggio), un team di blogger affamato di luoghi da conoscere e raccontare.
La nostra giornata inizia presto, arriviamo a Norbello intorno alle 9:30 non abbiamo problemi a girare per il paese perché c’eravamo già stati in altre occasioni quindi ci dirigiamo verso verso Domusnovas Canales.
La frazione si trova un paio di km sotto il paese in una ampia e vedre vallata prospiciente il lago Omodeo, ci si arriva seguendo la via principale del paese non si può sbagliare.
Daniela ci aspetta e con lei anche Erika e Daniele così andiamo a conoscere gli organizzatori dell’evento e a fare colazione.

A proposito di colazione, l’Associazione Castel di Sella ha imbandito una tavola con crostate torte e mentre assaggiamo il miele Liune (buonissimo!) con il pane tipico sfornato da Su Framentarzu il panificio del paese, Daniela ci racconta una cosa davvero insolita.
Alcuni di voli avranno sentito parlare dell’idormele (almeno chi ha visto Robin Hood), ecco con questo miele, eppure vi sono tantissime attività produttive e tutte gestite da giovani come del resto è molto giovane anche l’amministrazione comunale di Norbello.
Questo fatto è davvero impressionante e fa ben sperare in un futuro progetto di ripopolamento. Anche la scuola è funzionante e viene frequentata dai bambini dei paesi vicini grazie ad un progetto dell’Unione dei Comuni del Guilcier.
Prima di partire l’organizzazione ci omaggia di un bellissimo dono, un pezzo della quercia millenaria con inciso il logo dell’Associazione.
Le targhe ricordo ricavate dalla quercia millenaria
L’idea di ridare vita a questo colosso della natura attraverso l’arte è fantastica e la pianta millenaria continuerà a vivere grazie all’estro di 9 artisti.
Così dopo aver scoperto un po’ di curiosità e fatto colazione, ci incamminiamo.
Ci aspetta una bella passeggiata lungo i sentieri che poi sono le antiche carrecce che univano i vari piccoli villaggi e agglomerati di case che in antichità circondavano Norbello.
Lungo il percorso (una anello di circa 4 km da percorrere a piedi) troviamo diversi siti archeologici e possiamo visitare ben due tombe di giganti, Suei e Perdu Cossu o Livrandinu.
L’uomo ha abitato questi luoghi fin dai tempi più remoti, e ne restano le tracce, numerose e piuttosto ben conservate. Camminare lungo questi sentieri ci ha dato modo di attraversare cinque millenni o più della nostra storia.
Ci ha sorpreso moltissimo la moltitudine di siti presenti nel territorio e i periodi storici che via via si susseguono lasciando tracce indelebili.
Così capita che dalle TdG passiamo tranquillamente alle urne cinerarie romane sistemate lungo antiche carrereccie e ai resti di antichi retaggi medievali come il Castel Di Sella o Serla, forse una torre di avvistamento in collegamento con altri territori.

Tra Norbello e la piana di Macomer si svolse la famosa battaglia di Nicolò Carroz contro Leonardo de Alagon marchese di Oristano.
Proseguiamo la nostra piccola escursione verso la Cascata di Liune, il corso d’acqua limpida si butta con una piccola cascata su un laghetto di acqua cristallina.

Restiamo incantanti e ci mangiamo le mani per non esserci portati i costumi. Dopo video, dirette, foto dobbiamo incamminarci nuovamente, al borgo ci aspettano per la presentazione delle sculture e la consegna delle targhe!
Sono 8 le sculture realizzate da 9 artisti ospiti per una settimana a Domusnovas Canales.
Ognuna di queste ha una storia e un significato che riporta alla vita il monumentale albero simbolo del piccolo paese.
In ciascuna di esse, storia e astrattismo convivono per creare un unicum.
La grande quercia è stata smembrata e dalle radici ai grandi rami è diventata materia a disposizione dell’artista.
Materia non informe, non semplice argilla o marmo, questa quercia al suo interno conserva la memoria di una popolazione che attorno ad essa ha vissuto per venti generazioni e che ha voluto onorarla come si fa con un amico che ci lascia.
Gli artisti hanno quindi cercato di far emergere, ognuno secondo la propria sensibilità, le forme proprie di questo sodalizio che sembrava finito con la morte del grande albero ma, che invece ritorna e diventa documento, memoria materiale di un luogo e della sua gente.
Dopo la visita alle sculture e alla consegna delle targhe ricordo è giunta l’ora del momento conviviale a base di gnocchetti e carne di pecora offerti dal comitato.
Nemmeno il tempo di riprenderci e siamo già in partenza per visitare Norbello, in particolare i suoi musei (sì, ne ha diversi!) ricavati in antiche case padronali acquisite dal Comune.
La prima tappa è a Casa Marceddu dove la coop. Paleotour ci accoglie per presentarci la mostra permanente dei modelli di nuraghe.

Una bella chiacchierata a parlare di nuraghi, storia, teorie davanti a queste perfette riproduzioni in scala dell’artista Ignazio Mele.
Salutiamo le amiche della cooperativa che sicuramente rivedremo presto al Nuraghe Losa, proseguiamo il giro per visitare “Antiquarium, frammenti di vita comunitaria”, la mostra permanente di reperti archeologici rinvenuti nel territorio.
Al centro della sala troneggia un oggetto inconsueto che alcuni archeologi ritengono essere un modellino di nuraghe rinvenuto all’interno dell’area nuragica di Orconale.
Lastre funerarie, urne e tanti altri piccoli oggetti di uso quotidiano completano questa piccola ma interessante sala che attraversa la storia di Norbello dalla selce al medioevo.
Altro giro, altra corsa, altro museo….eh si perchè Norbello riserva sempre delle sorprese ed ecco che in men che non si dica ci ritroviamo nella storia dell’Arma dei Carabinieri che proprio qui a Norbello ha una mostra permanente ricca di oggetti, uniformi, mezzi, ricostruzioni storiche dettagliate.
La mostra allestita grazie alla disponibilità e il lavoro dell’Associazione Carabinieri di Norbello e visitabile grazie ai ragazzi del centro Servizi Sociali.
Chi volesse visitarla può contattare i seguenti numeri di telefono: 346 7315194 – 333 4976956 e 348 0683840.
Chiudiamo questo intenso tour con la visita al M.I.D.I., il Museo dell’immagine e del Design Interattivo, ricavato nel vecchio edificio che ospitava il caseificio.
All’interno una strepitosa collezione di Fumetti e una sala lettura dove vengono proiettati film per i gruppi che ne fanno richiesta.
Arricchisce i museo anche la mostra fotografica permanente delle fotografie di Ugo Pellis e donazioni di collezionisti. Un salto nel passato e nel futuro tra fumetti, mostre temporanee, laboratori e proiezioni.
Giusto il tempo di tornare a Domusnovas Canales e già ci attende la degustazione delle Crepes di Semola di Sa Madriche che con il loro mezzo da street food girano la Sardegna per preparare queste delizie con ingredienti sardi, assolutamente da provare.
Aspettiamo che Daniela esca dal convegno e ci avviamo sulla via del ritorno. Una giornata davvero intensa ma anche piacevole e interessante soprattutto per noi che con Viaggio in Sardegna cerchiamo proprio di mostrarvi un’isola diversa dal solito.
Come Calangianus anche Norbello scommette sulle numerose attrattive che il territorio offre, ma soprattutto investendo sui giovani e la cultura e lo fa grazie a una Amministrazione giovane e attiva che crede nello sviluppo delle zone interne e grazie al supporto di persone qualificate come Daniela che credono fortemente in questo modello di sviluppo.
Non possiamo che andarcene anche stavolta con un bagaglio di esperienza e consapevoli che la strada della promozione della nostra isola possa davvero passare per questa nuova forma di promozione e di questo non possiamo non ringraziare i nostri compagni di viaggio, amici blogger che anche stavolta si sono confermati l’arma vincente per la promozione della Sardegna.
Un pensiero che ricorre ogni volta che andiamo più a fondo nella conoscenza di questi paesi è che non possiamo rischiare di perdere questa ricchezza culturale, la modernità post industriale ha spesso confinato nella marginalità aree che invece adesso stanno cercando una rivincita.
Un paese come Norbello e la sua frazione Domusnovas Canales dimostra un vivacità che è esemplare e che secondo noi è la strada giusta per offrire modelli di sviluppo che vanno anche al di la del turismo del borghi e che sono tutti da esplorare.
Per qualsiasi altra informazione e per passare qualche giorno in relax potete chiedere a Daniela che saprà sicuramente sorprendervi come ha fatto con noi.